Magnifico trekking di 5 giorni attorno al Brec e all’Aguille de Chambeyron, che può essere affrontato indifferentemente in senso orario o antiorario, in partenza dalla Valle Maira (Campo Base, Chialvetta) o dalla Valle dell’Ubaye (Maljasset, Larche).

Un unico passaggio impegnativo, quello del Colle dell’Infernetto nella tappa fra Maljasset e il Refuge du Chambeyron, agevolato da un cavo d’acciaio ma che richiede attenzione e piede fermo.


Con partenza da Campo Base la prima tappa affronta la salita al Colle Maurin e la discesa a Maljasset, nell’alta valle dell’Ubaye, da dove si riparte il giorno successivo per la tappa più impegnativa, che attraverso i colli Marinet, Ciaslaras, dell’Infernetto e Gippiera conduce al Refuge du Chambeyron. Il giorno successivo si potrà però recuperare qualche energia, nella tappa con minore dislivello dal rifugio fino a Larche. Dal villaggio dell’Ubayette si ritorna quindi in Valle Maira attraverso il Colle Scaletta, per fare tappa a Chialvetta e ritornare a Campo Base il giorno successivo attraverso il Colle d’Enchiausa.

LE TAPPE

Da Campo Base (1.650 m) a Maljasset (1.910 m)

Dislivello: 1.020 m

Quota massima: Colle Maurin, 2.643 m

Da Campo Base si percorre la strada sterrata alla base delle Cascate di Stroppia, risalendo poi verso il fondo del vallone del Maurin. Raggiunte le Grange Collet si imbocca il vallone a sinistra che conduce al Colle Maurin transitando nei pressi del Lago della Sagna del Colle. Dal passo si scende sul versante opposto e, senza possibilità di errore, si giunge a Maljasset.

Da Maljasset (1.910 m) al Refuge du Chambeyron (2.646 m)

Dislivello: 1.450m

Quota massima: Colle di Gippiera / Col de la Gypière (2.948 m)

Da Maljasset si ritorna sul sentiero percorso il giorno precedente, in direzione del Colle Maurin ma, all’altezza della Bergerie Supérieure de Mary (2.300 m circa) si svolta a destra verso i Lacs du Marinet, raggiungendo il colle omonimo. Con un tratto a mezzacosta seguito da un ripido pendio si raggiunge il Colle Ciaslaras, da cui si divalla sul versante opposto nel vallone dell’Infernetto. A 2.600 metri circa si lascia il sentiero che scende verso Chiappera e si svolta a destra per risalire – nel tratto più difficile con l’aiuto di un cavo metallico – il ripido canale dell’Infernetto. Con un bel percorso ondulato si contorna la Cima della Finestra di Stroppia, raggiungendo il bivacco Barenghi sulle sponde del Lago del Vallonasso. Il Colle Gippiera è ormai vicino, e non resta che scendere al Lago dei Nove Colori ed al Refuge de Chambeyron.

Dal Refuge du Chambeyron (2.646 m) a Larche (1.690 m)

Dislivello: 500 m

Quota massima: Pas de la Couletta, 2.742 m

Una breve salita, dal Lac Premier al Pas de la Couletta, inaugura la giornata. Dal passo si scende verso il Vallon de Plate Lombarde, svoltando a sinistra al bivio di quota 2.349 m. Una ulteriore breve salita e si raggiunge il Col du Vallonet; al bivio successivo si prosegue verso sinistra in direzione del Col de la Portiolette, lasciando il sentiero principale a quota 2.463 m in favore della traccia che, verso destra, contorna i contrafforti settentrionali della Meyna e raggiunge le caserme di Viraysse. Qualche tornante e siamo sull’intaglio del Col de Mallemort, da cui non resta che scendere a Larche. E’ tuttavia molto interessante, se la giornata lo permette, salire dal colle fino alla Batterie de Viraysse, fortificazione ottocentesca sulla cima dell’omonima Tête de Viraysse, a 2.772 m di quota, protagonista durante la breve guerra del giugno 1940.

Da Larche (1.690 m) a Chialvetta (1.500 m)

Dislivello: 1.160m

Quota massima: Colle della Scaletta, 2.642 m

Da Larche si sale in direzione nord lungo sul fondo del vallone inciso dal Riou de Rouchouse, ignorando in successione i bivi per i colli di Mallemort, del Sautron e delle Munie, scegliendo sempre a destra per raggiungere il Col de la Gipière d’Orrenaye. Valicato il passo si scende fra gli ampi pascoli, per poi risalire al Colle di Roburent, sopra gli omonimi e splendidi laghi. Un breve strappo ripido conduce al Colle della Scaletta, sorvegliato dai resti di opere militari, da cui non resta che la lunga discesa verso Prato Ciorliero e le borgate del vallone dell’Unerzio, dove sono molteplici le possibilità di alloggio per la notte.

Da Chialvetta (1.500 m) al Rifugio Campo Base (1.650 m)

Dislivello: 1.300 m

Quota massima: Colle d’Enchiausa 2.740 m

Da Chialvetta si risale il vallone dell’Unerzio seguendo lo splendido sentiero fra le borgate. A monte di Viviere si raggiunge la strada ex-militare, che si abbandona dopo poco svoltando a destra nel lariceto in direzione del Colle d’Enchiausa. Ignorando i bivi per il Colletto e il Colle Feuillas ci si mantiene sul sentiero sempre ben tracciato, che con un ultimo tratto in pietraia raggiunge il valico, affacciato sulla parete nord dell’Oronaye. Si scende sull’antica morena glaciale a lambire il Lago d’Apzoi e, più in basso, il Lago Visaisa. Giunti alle Sorgenti del Maira si seguono le tacche gialle dei Percorsi Occitani per fare ritorno a Chiappera, con un bel percorso pianeggiante nel bosco, e splendidi panorami sulla Provenzale.

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