Il Mongioia (Bric de Rubren per i francesi) svetta a 3.340 metri di quota tra Italia e Francia. Per scoprire questo angolo selvaggio e appartato delle Alpi proponiamo il Gran Tour, tre valli e cinque tappe toccando gli splendidi villaggi di Bellino, Chianale e Maljasset, oppure il Piccolo Tour in tre giorni con la salita alla vetta!


Il Gran Tour in partenza da Campo Base vede, nella prima tappa, il passaggio in Val Varaita attraverso il Colle di Bellino. Dopo la notte al Rifugio Melezé si riparte verso il Colle della Battagliola e Pontechianale, e, nella terza tappa, si raggiunge Chianale, il villaggio più alto della Val Varaita, per passare in Francia, attraverso il Colle Longet e gli splendidi Laghi Blu il giorno successivo. Dopo la notte a Maljasset si rientra a Campo Base grazie al Colle Maurin.

Il Piccolo Tour è più breve ma con tappe più impegnative. Il secondo giorno infatti si attraversa direttamente lo sparticque alpino da Bellino a Maljasset, salendo ai 3.340 metri del Mongioia.

LE TAPPE DEL GRAN TOUR

Da Campo Base (1.650 m) a Bellino – Rifugio Melezé (1.811 m)

Dislivello: 1.160 m

Quota massima: Colle di Bellino, 2.813m

Tempo di percorrenza: 6 ore.

Da Campo Base si percorre la strada sterrata alla base delle Cascate di Stroppia, risalendo poi verso il fondo del vallone del Maurin. Raggiunte le Grange Collet si prosegue sul fondo del vallone dell’Autaret, ignorando la deviazione per il Colle Maurin prima e il Monte Maniglia poi.

Dal Colle di Bellino si scende l’ampio vallone prativo fino alla stretta delle Barricate, la profonda gola incisa dal torrente che, in assenza di neve o ghiaccio, non pone problemi nell’attraversamento.

Dalla base della gola una stradina conduce a Sant’Anna e in breve al Rifugio Melezé.

Da Bellino – Rifugio Melezé (1.811 m) a Pontechianale (1.615 m)

Dislivello: 950 m

Quota massima: Colle della Battagliola (2.284 m)

Tempo di percorrenza: 6 ore

Dal Rifugio Melezé si scende sulla strada asfaltata in direzione di Casteldelfino, lasciandola quando possibile in favore degli antichi sentieri (a Chiazale, tra Celle e Pleyne). A valle di quest’ultima borgata, all’esterno del tornante, inizia la strada militare che, seguita fedelmente, ci porterà al Colle della Battagliola, sullo spartiacque con la Valle Varaita di Chianale. E’ consigliato salire sulla vicina Punta Cavallo, dove un semplice ma toccante monumento ricorda i soldati qui caduti nei duri scontri del 1744.

Si scende sul versante opposto, prima fra gli ontani poi nel lariceto, raggiungendo il lungolago di Pontechianale a poca distanza dal capoluogo, Maddalena.

Da Pontechianale (1.615 m) a Chianale (1.799 m)

Dislivello: 690 m

Quota massima: Colle del Rastel, 2.376 m

Tempo di percorrenza: 4 ore 30′

Una tappa breve ma che offre magnifici panorami verso il gruppo del Monviso e la possibilità di godere della serata a Chianale, caratteristico villaggio in pietra e legno raccolto sulle sponde del torrente Varaita, uno dei Borghi più belli d’Italia.

Da Pontechianale si imbocca la mulattiera di fondovalle presso il campeggio, e si sale ad imboccare l’ampio sentiero del Vallone di Fiutrusa. Prima che il vallone si allarghi si lascia la traccia principale svoltando a destra per risalire le ampie praterie sulle pendici di Cima Bardia: il sentiero è poco evidente, soprattutto nella prima parte, per le tante tracce di passaggio di animali, ma i segnavia bianco-rossi aiutano a non perdere la strada corretta.

Dal Colle del Rastel – possibile breve deviazione sul panoramico Monte Peyron – si percorre un lungo mezzacosta in leggera discesa che conduce alle Grange dell’anfiteatro di Torrette. Poco prima, sulla destra, su un grande masso si trovano incisioni rupestri di epoca preistorica. Si costeggia un laghetto e in discesa nel lariceto si raggiunge Chianale.

Da Chianale (1.799 m) a Maljasset (1.910m)

Dislivello: 820 m

Quota massima: Col Longet (2.650 m)

Tempo di percorrenza: 6 ore.

Da Chianale si prosegue brevemente verso il Colle dell’Agnello, lasciando la strada principale per superare il Varaita su un ponticello. La stradina prosegue tra i prati e, prima di un secondo ponte, la si lascia per l’evidente e ben segnalato sentiero sulla sinistra che in circa 2 ore conduce al Col Longet, toccando le Grange dell’Antolina ed i magnifici Laghi Blu e Bes.

Il colle dà accesso all’ampio altopiano chiuso dalla mole di Salza e Mongioia da una parte, e dal Roc della Niera dall’altra. Seguendo fedelmente il sentiero si divalla dolcemente verso Maljasset, lungo il torrente e le caratteristiche marmitte dei giganti scavate nel corso dei millenni.

Da Maljasset (1.910 m) a Campo Base (1.650 m)

Dislivello: 750 m

Quota massima: Colle Maurin (2.643 m)

Tempo di percorrenza: 5 ore 30′

Da Maljasset si risale l’ampio sentiero del Vallon de Mary, ignorando le deviazioni per i Laghi ed il Colle Marinet, raggiungendo lo spartiacque con la Valle Maira al Colle Maurin. Si scende lambendo il Lago della Sagna del Colle e raggiungendo le Grange Collet. Per la vecchia strada militare sulla destra orografica del torrente si arriva alla base delle Cascate di Stroppia, da cui in breve tempo si è di ritorno al Campo Base.

IL GRAN TOUR SULLA MAPPA

LE TAPPE DEL PICCOLO TOUR

Da Campo Base (1.650 m) a Bellino – Rifugio Melezé (1.811 m)

Dislivello: 1.160 m

Quota massima: Colle di Bellino, 2.813m

Tempo di percorrenza: 6 ore.

Da Campo Base si percorre la strada sterrata alla base delle Cascate di Stroppia, risalendo poi verso il fondo del vallone del Maurin. Raggiunte le Grange Collet si prosegue sul fondo del vallone dell’Autaret, ignorando la deviazione per il Colle Maurin prima e il Monte Maniglia poi.

Dal Colle di Bellino si scende l’ampio vallone prativo fino alla stretta delle Barricate, la profonda gola incisa dal torrente che, in assenza di neve o ghiaccio, non pone problemi nell’attraversamento.

Dalla base della gola una stradina conduce a Sant’Anna e in breve al Rifugio Melezé.

Da Bellino – Rifugio Melezé (1.811 m) a Maljasset (1.910 m)

Dislivello: 1.540 m

Quota massima: Monte Mongioia (3.340 m)

Tempo di percorrenza: 8 ore 30′

Dal Rifugio Melezé si riprende la direzione dell’alta valle, ma ai piedi di Rocca Senghi si svolta a destra toccando le Grange Cruset e iniziando a salire nel lunghissimo vallone solcato dal Varaita di Rui. Si tralasciano bivi a destra e sinistra, tra cui quello per il Passo di Fiutrusa, e, con un tratto più ripido si raggiunge il Bivacco Boerio, proprio ai piedi del Mongioia e sulle sponde del lago omonimo.

L’ambiente è di alta montagna, rocce e neve la fanno da padrone. Per salire in vetta non ci sono difficoltà alpinistiche, ma la quota e il terreno richiedono attenzione; dal Passo Mongioia occorre circa 1 ora A/R.

La discesa segue il lungo sentiero del Vallon de Rubren, che sbocca nel vallone principale a circa 2.200 metri di quota. Si svolta a sinistra in discesa e si raggiunge quindi Maljasset, stanchi ma felici.

Da Maljasset (1.910 m) a Campo Base (1.650 m)

Dislivello: 750 m

Quota massima: Colle Maurin (2.643 m)

Tempo di percorrenza: 5 ore 30′

Da Maljasset si risale l’ampio sentiero del Vallon de Mary, ignorando le deviazioni per i Laghi ed il Colle Marinet, raggiungendo lo spartiacque con la Valle Maira al Colle Maurin. Si scende lambendo il Lago della Sagna del Colle e raggiungendo le Grange Collet. Per la vecchia strada militare sulla destra orografica del torrente si arriva alla base delle Cascate di Stroppia, da cui in breve tempo si è di ritorno al Campo Base.

IL PICCOLO TOUR SULLA MAPPA